La Dott.ssa Martina Scalora è nata il 10/06/1996 a Pontedera. È dottoressa in Podologia specializzata in biomeccanica del piede e del passo, e iscritta all’albo dei podologi, presso l’ordine TSRM-PSTRP con numero iscrizione 73. Dopo aver conseguito il diploma al Liceo Scientifico di Pontedera nel 2015 ha superato il test di professioni sanitarie, con finalità podologia, entrando all’Università degli studi di Pisa, e conseguendo la Laurea triennale nel 2018. A gennaio 2019, appena laureata, decide di specializzarsi negli studi attraverso un Master in biomeccanica del passo applicata alla terapia ortesica podologica, presso l’Università degli studi di Firenze, che conclude nel 2020.
Chi è il podologo? Di cosa si occupa? Quali patologie e problemi sono di sua competenza?
Si occupa del piede nella sua complessità, della sua meccanica e delle relazioni con postura e arto inferiore, nello specifico:
• Problematiche alle unghie, le quali possono ispessirsi o dare fastidio, soprattutto nei margini. Un’unghia dolente, deforme, può interessare anche il letto ungueale, la struttura su cui appoggia la lamina. Il podologo interviene anche sulle unghie incarnite e sulle micosi (i cosiddetti ‘funghi’).
• Rimozione di callosità, comunemente note come ‘occhi di pernice’ o duroni. Le ipercheratosi sono ispessimenti difensivi della cute in risposta a stress localizzato in determinati punti del piede. La callosità che si sviluppa nei solchi ungueali, ovvero le scanalature in cui si inseriscono i margini delle unghie, vengono chiamate onicofosi, e provocano nella maggior parte dei casi dolore. Si ha quindi molto spesso un’evoluzione patologica con lo sviluppo di dolore nell’area interessata dall’ipercheratosi, ed è importante sapere che il podologo può intervenire rimuovendola, scaricando la zona in questione e valutando un’eventuale terapia ortesica digitale o plantare.
• Prescrizione e realizzazione di ortesi digitali e plantari. Un dolore al piede o sovrasegmentario può essere risolto con l’utilizzo di un’ortesi digitale e/o plantare. Il podologo dopo un’attenta visita e una valutazione biomeccanica, in cui viene osservato il paziente da fermo (in statica, sdraiato sul lettino e in piedi) e in dinamica (durante il suo fisiologico ciclo del passo), individua la terapia più adatta alla risoluzione della patologia.
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